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Il Ricetto di Ozegna
Cultura
01/06/2007

immagine fornita da Franco Sacconier

Il Ricetto e il Castello di Ozegna

Umberto Biancamano dona nel 1094 alla chiesa di Santa Maria d'Yporegia il castello di San Giorgio e alcune località vicine tra cui Ozegna.

Entra così nella storia questo centro canavesano.

Nel secolo XIII il Vescovo di Ivrea infeuda parte delle terre di Ozegna ai Conti di San Martino.

Nel 1259 in occasione di una divisione del feudo tra nobili sono citati un “molendeiro et batandeiro” (molino e pesta) di Ozegna.

Il castello di Ozegna viene citato per la prima volta nel 1363 da Pietro Avario nel “De Bello Canepiciano”.  In quel periodo Ozegna è soggetta ai conti di Biandrate di San Giorgio che hanno giurisdizione su Ozegna a seguito di infeudazione dei Marchesi di Monferrato dal 1244 al 1366.

La costruzione del castello di Ozegna, uno dei più significativi nell’area sotto l’aspetto architettonico ed urbanistico, si fa risalire alla seconda metà del 1300 quando gli abitanti di Ozegna si rivolgono, per avere protezione, ai Conti Biandrate di San Giorgio. Questi accettano l’atto di devozione a condizione che la gente di Ozegna costruisca una struttura fortificata ad uso dei Biandrate stessi.

Il castello viene costruito a danno del parziale ricetto: la pianta a “L”, con tre torri quadrangolari a nord e una torre tonda nel lato meridionale. L’interno del cortile del castello presenta una bella loggia rinascimentale.

La costruzione che doveva avere pianta quadrangolare non viene terminata sui lati sud e ovest. Questa struttura fortificata incompleta viene espugnata nel 1433 dalle milizie sabaude con a capo Teobaldo D’Avanchy (che viene poi infeudato dai Savoia).

Il borgo fu distrutto e le mura vennero abbattute.

Tutte le strutture del ricetto pervenuteci sono dunque attribuibili alla fase di ricostruzione successiva, infatti con gli statuti del 1433 viene concesso un indulto da parte di Amedeo di Savoia permettendo agli uomini di Ozegna di poter ricostruire l’abitato nel luogo della sua origine ripristinando case, aree ed abitazioni.

L’atto viene sottoscritto nel ricetto di Ozegna, nella Casa Nuova del Signore.

Già nella prima metà del secolo XIV la comunità locale infeudata ai conti Valperga – Rivara possedeva un ricetto circondato da mura e munito di torre.

Il Recetto di Ozegna viene costruito con probabilità nel XIII secolo e viene ampliato e restaurato nel XIV secolo. Viene menzionato negli ordinamenti del 1451 e begli statuti comunali locali del 1458.

Il ricetto viene costruito come centro fortificato per la popolazione della villa di Ozegna e per difendere le granaglie e gli animali nei casi di guerra.

Consisteva originariamente in un’area rettangolare chiusa con porte d’accesso al lato sud, all’interno un asse distributore longitudinale (larghezza 4,40 – 5,00 m) e uno trasversale minore.

Gli edifici consistevano in piccole costruzioni su due piani fuori terra. La via “assiale” è tuttora denominata “via Recetto”, il breve tratto parallelo nel quadrante nord – est “via Coperta”.

 

 Testo tratto dall'opuscolo "Il Ricetto e il castello di Ozegna", a cura della Redazione del periodico " 'L Gavason "

(Immagine fornita da Franco Sacconier)

 

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