‘L Gavasun d’Usegna

Il Gavasun non è un vero e proprio personaggio storico ma è piuttosto una sorta di “progenitore” degli ozegnesi, una sintesi di caratteri e caratteristiche che nel passato appartenevano alla nostra popolazione.

“ Gavasun d’Usegna” è un motto  che spesso nel passato era facile udire mentre oggi è perlopiù scomparso…lo si può ancora sentire ma in tono ironico e scherzoso, non certo offensivo.

Indicare gli abitanti di un paese con un motto era consuetudine abbastanza diffusa nei secoli scorsi, legata sicuramente ad una sensibile rivalità, un innato campanilismo che è facile pensare esistessero tra paesi vicini…

Ma dov’è l’origine di queste definizioni?

Quasi sempre erano riferite a fatti e caratteristiche reali… infatti pare che alcuni ozegnesi avessero una certa protuberanza sotto il mento, il “gavas” per dirla più chiaramente e in buon piemontese.

Questa notizia è tuttaltro che infondata: già ne parlava lo storico Bertolotti nelle sue “Passeggiate canavesane”.

C’era un motivo per cui alcuni nostri predecessori erano muniti di una simile e poco gradevole appendice e va associato alla presenza di acquitrini e risaie verso l’estrema periferia meridionale di Ozegna che rendevano l’aria insalubre. Inoltre le sorgenti d’acqua erano naturalmente povere di iodio, al tempo non era consuetudine consumare sale marino (iodato) ed infine non si poteva trascorrere le vacanze estive al mare… Tutti questi fattori provocavano talvolta malattie della tiroide e di conseguenza la formazione del gozzo.

Col passare degli anni la parola gavasun ha assunto il significato scherzoso di “brontolone”, una persona che ha sempre qualche parola lì in gola, pronta ad uscire per criticare questa o quella cosa.

I motivi per cui questo termine è divenuto la testata del periodico ozegnese nonché il simbolo del carnevale sono quindi da riferirsi ad una situazione storica ben precisa e anche al fatto che non vi è complesso di inferiorità per quell’antico difetto fisico, fortunatamente scomparso…